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Anno: 2017

Buon Natale!!

Dicembre 24, 2017 418
Buon Natale!!
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A tutti ed a ognuno di Voi,

alle vostre famiglie e a quanti portate nel cuore,

il dono degli auguri natalizi

che trovino nella comunione con il Celeste Bambino

realizzazione ed efficacia.

 

Christus natus est nobis, venite adoremus.

 

BUON NATALE

BUON ANNO

 

 

Cristiane idealità sulla via dell’umano progresso

Novembre 10, 2017 343
Cristiane idealità sulla via dell’umano progresso
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A far del bene non si sbaglia mai!

Amatrice, Commemorazione P. Minozzi – 22 ottobre 2017

Ottobre 19, 2017 458
Amatrice, Commemorazione P. Minozzi – 22 ottobre 2017
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Come ogni anno si terrà ad Amatrice

DOMENICA 22 ottobre ’17

la Commemorazione di

PADRE GIOVANNI MINOZZI

 

un pellegrinaggio sui luoghi della memoria

per rinsaldare la nostra appartenenza

alla grande Famiglia dello spirito

e mantenere vivi i valori in cui siamo stati educati

e coi quali vogliamo impegnarci a rinnovare la Società in cui viviamo.

 

E’ un’occasione per rivederci

e spronarci vicendevolmente,

proponendo e suggerendo

quanto riteniamo possa servire

per affiatarci e rendere possibile

una maggiore visibilità

del carisma minozziano

nei tempi che cambiano.

 

PROGRAMMA

9.30     Arrivi

10.0     Momento di preghiera e omaggio ai caduti

11.00   Santa Messa presieduta dal Superiore Generale della Famiglia dei Discepoli don Antonio Giura

12.00   Testimonianze di Ex Alunni e di Pellegrini

13.00   Pranzo a “Lo Scoiattolo”*

 

*dare la propria prenotazione entro venerdì sera 20 ottobre telefonando a 06.68801409 o a don Savino 339.1682791 

 
 

Il “modernista ortodosso”

Settembre 23, 2017 871
Il “modernista ortodosso”
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Il “modernista ortodosso”, il 26 settembre di centocinquant’anni fa nasceva padre Semeria

A Genova, Roma, Sanremo, messe e convegni per ricordare il barnabita, intellettuale pensatore e apostolo della carità

 
MARCO RONCALLI
ROMA

Centocinquant’anni fa nasceva il celebre barnabita Giovanni Semeria e l’anniversario non cade sotto silenzio. A Genova, ci saranno un convegno sabato 23 settembre (che inizia alle 10 presso la Sala Quadrivium, con gli interventi dello studioso Giuseppe Mastromarino, del barnabita padre Filippo Lovison, del padre Michele Celiberti presidente dell’Onpmi, l’Opera nazionale per il Mezzogiorno d’Italia, moderati dal giornalista Roberto Italo Zanini), e una messa solenne il giorno prima, alle 18, nella Chiesa delle Vigne (che si annuncia presieduta dall’arcivescovo di Genova, Angelo Bagnasco) a cui seguirà, alle 21, nella chiesa di San Bartolomeo degli Armeni, un concerto sinfonico della “Corelli Chamber Orchestra”.  

A Roma, un’altra messa solenne, il 26 settembre alle 18, nella basilica di San Lorenzo in Damaso (pulpito tra i più familiari al barnabita che qui richiamava grandi folle) che sarà presieduta dal cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura. L’indomani, il 27, alle 10, l’udienza generale con Papa Francesco, in piazza San Pietro, con folte delegazioni. E ancora a Sanremo, il 30 settembre, la mattina alle 11, a Coldirodi si svolgeranno lo scoprimento e la benedizione di una statua dedicata al religioso e, alle 18.15, nella concattedrale di San Siro, una celebrazione presieduta dal vescovo di Sanremo-Ventimiglia Antonio Suetta, seguita la sera da altre iniziative nel Teatro del Casinò. Il 1° ottobre, nella parrocchia di Coldirodi, altra celebrazione presieduta dal superiore generale della Famiglia dei Discepoli, padre Antonio Giura.  

Sono tutti appuntamenti che ci ricordano il secolo e mezzo che ci separa dalla nascita di padre Giovanni Semeria. Un anniversario che durante l’anno ha visto altre celebrazioni, concentrate per lo più in Liguria dove il barnabita nacque il 26 settembre 1867 a Coldirodi, appunto, in provincia di Imperia, e nel casertano, a Sparanise, dove morì il 15 marzo 1931, e dove è stato ricordato nei mesi scorsi in alcuni incontri con il vescovo Arturo Aiello, recentemente passato dalla diocesi di Teano- Calvi ad Avellino, don Luigi Merola, il segretario dell’Onpmi don Cesare Faiazza, ed altri.  

Certo, in un periodo in cui si “riabilitano” sacerdoti profeti a lungo emarginati, ritenuti eretici pericolosi o ingenui utopisti, anche per questo protagonista nella storia religiosa all’inizio del ‘900 – tanto nella crisi modernista quanto nel suo contributo alla carità – si potrebbe fare ancora di più e in diversi contesti. Ci sono infatti parecchi motivi perché sulla sua figura tornino ad accendersi i riflettori. Il suo profilo di predicatore magnetico capace di inchiodare l’uditorio («È il più celebre oratore sacro d’Italia, il più forte genio filosofico del clero italiano», affermava in proposito Edmondo De Amicis). La sua capacità mediatica che lo portava a continui confronti (con personaggi del calibro di Gentile o Murri), ad intervenire in dibattiti importanti sulla guerra, la scienza e la fede, la dignità della donna, la scuola cattolica, la questione sociale, ad essere presente in modo costante sulla stampa (anche straniera).  

E come non tornare a riflettere sul suo profilo di tormentato scrittore e oratore spiato e denunciato dal Sodalitium Pianum (se ne sono occupati diversi storici, da Annibale Zambarbieri a Sergio Pagano ed altri), motivo per lui di tanta sofferenza? Come dimenticare le sue opere – vergate all’alba del XX secolo – sul cristianesimo nascente o dedicate alla Sacra Scrittura (per la “Revue biblique” fu lui il vero iniziatore degli studi biblici in Italia). Come ignorare i suoi rapporti con l’arte (studiati da Mariano Apa)? Senza dimenticare, certo, in primis, il suo ruolo nel sanguinoso conflitto mondiale, prima in trincea, poi come cappellano militare nel Comando supremo (che lo porterà anche a vivere una crisi avvertendosi come il responsabile della morte di tanti giovani), nonché il suo ruolo di fondatore, con l’amico don Giovanni Minozzi, dell’Onpmi, a favore degli orfani di guerra. Insomma l’intellettuale pensatore, ma pure l’apostolo della carità. 

Se poi è vero che non mancano disparati spunti per affrontare la sua personalità in relazione con nomi come Giovanni Pascoli o Antonio Fogazzaro, la regina Margherita o il generale Cadorna, l’assicuratore Evan Mackenzie o l’architetto Gino Coppedé, don Orione o padre Gemelli, così come per ripercorrere la sua vita «affannosamente randagia» spesa per «lavorare al bene delle anime, alla diffusione della verità», nel segno della carità sia materiale che intellettuale (non a caso Roberto Italo Zanini tempo fa ha intitolato un suo profilo edito dalla San Paolo “Padre Semeria. Destinazione carità”), è pur vero che da una decina d’anni si conoscono ormai non solo le sue «memorie edite» (uscite già verso la fine degli anni Venti, “I miei ricordi oratori”), ma pure le sue «memorie inedite», rimaste tali quasi un secolo (poi edite dalla San Paolo a cura di Antonio Gentili e Annibale Zambarbieri: “Anni terribili”). Considerate disperse, erano finite a Bruxelles, dove Semeria era stato esiliato nel 1912.  

Riportate in Italia nel secondo dopoguerra, insieme ad altre carte erano state collocate nell’Archivio storico dei barnabiti in Roma, quindi ordinate e trascritte negli anni ‘60. E qui viene il bello, perché questa fonte di grande interesse ci consegna la vera confessione – stilata tra il 1903 e il 1913, in pieno modernismo – del “primo Semeria”. Confessione riversata in tante pagine che hanno stupito un po’ chi ben conosceva le memorie già edite: e, cioé, difficilmente spiegabili se non nell’ottica di un vasto ripensamento per più d’un motivo. Le une scritte «con animo sacerdotale», «sine ira et studio», nella speranza di una riabilitazione agli occhi del Sant’Uffizio, le altre redatte allora con l’intento di dire «quasi tutta la verità […], perché il dirla proprio tutta è sempre impossibile».  

Sin troppo facile cogliere, fra le due stesure, la diversità di timbri e registri con cui Semeria offre le sue valutazioni. Ad esempio sul modernismo e i Papi che se ne occuparono (con un giudizio capovolto nei confronti di Pio X qui bersaglio di aspri rimproveri per la repressione dei modernisti, là definito «Kephas» che «grandeggia, fiammeggia e sopravvive nella Pascendi»). Oppure sugli allontanamenti subiti dal barnabita che qui sono mete di esilio doloroso, là «trapianti necessari» che «danno frutti splendidi». E via di questo passo, in anni travagliati in cui il nostro si convinse che «forse ci vogliono dei martiri e non solo degli apostoli di un avvenire migliore» e che «profeti dell’avvenire sono i martiri del presente». 

Certo nel memoriale avviato nell’agosto 1903 al ritorno dalla Russia (dove la visita di Semeria a Tolstoj era stata stigmatizzata da campagne denigratorie), interrotto e poi concluso nel settembre del 1913, anche solo per ragioni cronologiche, manca l’“altro Semeria”. Ovvero il barnabita che, incontrato don Giovanni Minozzi nella “Grande Guerra”, con lui crea le biblioteche e le case dei soldati, poi alla fine del conflitto raccoglie gli orfani e li consola, quindi si fa viaggiatore in lungo e in largo sempre in cerca di aiuti per le vittime più innocenti del conflitto. Scriverà: «Ho bisogno di chi mi legga, ossia mi compri, per i miei orfani». 

Il barnabita dell’«eloquenza» dei fatti più che delle parole. Il sacerdote convinto che «si può credere a chi parla, ma è difficile non credere a chi lavora fortemente». Già, lavoro forte. Quel che è sicuro è che Semeria e don Minozzi, attraverso l’Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia, da loro fondata, sfamarono e aiutarono a studiare e lavorare migliaia di bambini in tante case costruite per loro lungo la penisola. Almeno quindici gli anni dedicati da Semeria a questa impresa, viaggiando anche negli Stati Uniti con l’unico scopo di raccogliere fondi. E tuttavia, nelle premesse di queste memorie lumeggia già il senso di una vita randagia spesa come prete, lavorando per la verità e la carità. Tutti traguardi cui avvicinarsi con il proposito – dichiarava questo precursore dei tempi – di «rimanere nella Chiesa anche sacrificando l’operosità immediata, e lavorare in silenzio al rinnovamento di essa». 

(articolo pubblicato sulla stampa.it il il 19/09/2017)

 

Eventi a Roma – 26 e 27 settembre

Settembre 14, 2017 432
Eventi a Roma – 26 e 27 settembre
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Saremo in tanti!…

…per dare testimonianza dell’attualità e vitalità della figura e pensiero semeriani.

 

Genova ricorda Padre Semeria il 22 e 23 settembre

Settembre 13, 2017 373
Genova ricorda Padre Semeria il 22 e 23 settembre
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PROGRAMMA CELEBRAZIONI SEMERIANE

– GENOVA –

 

22 settembre:

ore 18.00: Chiesa delle Vigne: S Messa solenne presieduta da Sua Eminenza Rev.ma il Sig. Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova.

ore 21.00: Chiesa di S. Bartolomeo degli Armeni: Concerto sinfonico della “Corelli Chamber Orchestra”,  diretta dal Maestro Manfredo Di Crescenzo.

 

23 settembre:

ore 10: Auditorium Quadrivium: Conferenza a più voci: “PADRE SEMERIA A GENOVA: ICONA DI CITTADINANZA ATTIVA, con interventi del P. Filippo Lovison: “La carità della scienza”; del Prof. Giuseppe Mastromarino: “L’apostolato genovese di P. Semeria” e del P. Michele Celiberti. “La scienza della carità”.  Moderatore: Roberto Italo Zanini, giornalista corrispondente di Avvenire.

Udienza generale da Papa Francesco

Settembre 1, 2017 387
Udienza generale da Papa Francesco
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Settembre Semeriano, 150° dalla nascita

Luglio 29, 2017 556
Settembre Semeriano, 150° dalla nascita
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Padre Giovanni Semeria, barnabita (Coldirodi, 1867 – Sparanise, 1931), fu grande studioso, autore di numerose opere, e celebre oratore sacro. Partecipò alla prima Guerra mondiale come Cappellano militare del Comando supremo. In quegli anni tragici conobbe Don Giovanni Minozzi e, dopo la guerra, con lui fondò l’Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia, finalizzata all’assistenza ed educazione degli orfani dei soldati della Grande guerra, specialmente dell’Italia meridionale, ai quali Semeria dedicò gli ultimi quindici anni della sua vita, traversando in lungo e largo l’Italia viaggiando anche negli Stati Uniti con l’unico scopo di raccogliere fondi per i suoi orfani. Proprio queste eccessive fatiche stroncarono la sua robusta fibra a Sparanise, il 15 marzo 1931.

– 0 –

Settembre Semeriano

eventi:

GENOVA

22 settembre:

  • ore 18.00: Chiesa delle Vigne: S Messa presieduta da Sua Eminenza Rev.ma il Sig. Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova;
  • ore 21.00: Chiesa di S. Bartolomeo degli Armeni: Concerto sinfonico dell’ Orchestra.

23 settembre:

  • ore 10: Auditorium Quadrivium: Conferenza a più voci

 

ROMA

26 settembre

  • ore 17.00: Solenne santa Messa presieduta da Sua Eminenza Rev.ma il Card. Gianfranco RAVASI nella Basilica di San Lorenzo in Damaso;
  • ore 19.30: Musical “I Pilastri della Carità” degli ALUNNI dell’Istituto “Vittorio Veneto” di Castrovillari (CS) e danze dei ragazzi dell’Istituto “Padre Semeria” di Sparanise (CE) nel *Teatro “Sala Umberto”;
  • ore 20.30: Concerto Bandistico della GUARDIA di FINANZA nel *Teatro “Sala Umberto”; 

27 settembre

ore 10.00: Udienza generale con il Santo Padre Francesco in Piazza san Pietro in Vaticano.

 

SANREMO

30 settembre: 

  • ore 11.00: Scoprimento e benedizione Statua Padre Semeria;
  • ore 18.15: Concattedrale di S. Siro: S Messa presieduta da Sua Eccellenza Rev.ma Mons. Antonio Suetta, Vescovo di Sanremo-Ventimiglia;
  • ore 21.00: Casinò: Concerto di mandolini

1 ottobre:

  • ore 9.30: Coldirodi: Corteo dalla Statua di p. Semeria alla Parrocchia con soste di riflessione e preghiera, rallegrato da esecuzioni della Banda musicale parrocchiale “San Sebastiano”;
  • ore 11.00: parrocchia Coldirodi: santa Messa presieduta dal Rev.mo Padre Antonio Giura, Superiore Generale della Famiglia dei Discepoli.

 

 

Dare risposta di partecipazione entro il 9 settembre.

 

Mons. Santo Marciano’ rende omaggio a Padre Giovanni Semeria

Luglio 25, 2017 1041
Mons. Santo Marciano’ rende omaggio a Padre Giovanni Semeria
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Sabato 15 luglio l’Arcivescovo Mons. Santo Marciano’, Ordinario Militare, ha voluto rendere omaggio a Padre Giovanni Semeria, Cappellano Militare al Comando Supremo durante la Prima Guerra mondiale, nel 150° della nascita, intervenendo alla Conferenza Commemorativa e presiedono una solenne Eucaristia. Riportiamo il suo intervento.

A seguire l’intervento di Don Maurizio Ferri, Rettore del Seminario Maggiore dell’Ordinariato Militare.

 

Monterosso, sabato 15 luglio

Luglio 14, 2017 1132
Monterosso, sabato 15 luglio
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La Direzione del Centro Residenziale “P. Giovanni Semeria”
la Famiglia Religiosa dei “Discepoli”
in collaborazione con il Consorzio di Cooperative Sociali “P. Giovanni Semeria”,
è lieta di invitarvi a partecipare alla commemorazione
del Servo di Dio Padre GIOVANNI SEMERIA Apostolo degli Orfani.
  

 

PROGRAMMA DEGLI APPUNTAMENTI

  • Ore 16:50 Ritrovo alla cappella “Don Bo”, chiesa parrocchiale S. Giovanni Battista.
  • Ore 17:00 Saluti ed introduzione da parte di Don Cesare Faiazza,  Segretario Generale della Famiglia dei Discepoli ONPMI e di don Maurizio, Rettore del Seminario Maggiore dell’Ordinariato Militare.
  •  Ore 17:10 La Proiezione del Film “Due Anime una Via”, In Ricordo di Padre Giovanni Semeria e Don Giovanni Minozzi.
  •  Ore 18:00 Santa Messa, nella Parrocchia S. Giovanni Battista, presieduta da Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Santo Marcianò, Ordinario Militare per Italia.                                                                              
  • Tutti sono invitati.

 

INFORMAZIONI Centro Residenziale P. Semeria Via P. Semeria 35, 19016 Monterosso al Mare (SP) tel. 0187/817514 e-mail: consorziosemeria@gmail.com

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