Il titolo di questa nostra rivista suggerisce il motto che il compianto Padre Giovanni Minozzi volle dare come programma ai suoi religiosi. Annunziar la buona novella ai poveri e dunque il proposito chiaro della Famiglia religiosa dei Discepoli. È buona novella non può essere che l’annunzio della bontà, l’invito a nascere a quella bontà cristiana che si innesta sul Cristo e trae origine e rigoglio dalla sua dottrina e dai suoi sacramenti. Vogliamo evangelizzare insomma la resurrezione e la speranza, al di fuori d’ogni impaccio di burocrazia. Vogliamo umilmente donare l’Amore.
I Discepoli, conforme al motto, vogliono dirigersi verso i poveri per elevarli a Dio nella sua Chiesa e donarli, cittadini operosi, alla patria terrena.
“Evangelizare” la rivista mensile, vuole essere la voce de “I Discepoli” e dell’Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia, la quale rechi agli affezionati Amici notizia cordiale e vivace della pulsante attività di bene che si agita nelle nostre Case; agli Ex-alunni fedeli il ricordo degli anni verdi trascorsi in collegio l’incitamento paterno e cristiano che li conforti nelle conquiste della vita; alle Case tutte la manifestazione delle buone iniziative delle altre e la gioia comune per i progressi dell’Opera; ai Benefattori l’espressione della gratitudine e l’assicurazione della nostra preghiera.
Il Bollettino segue il “Mater Divinae Providentiae – Mater Orphanorum“, che il Padre Semeria iniziò oltre cento anni fa e Padre Minozzi continuò col “Mater Orphanorum, solo per alcuni numeri sostituendolo con “L’umile Italia”.
La guerra ultima aveva spento il glorioso bollettino. È stato ripreso dopo molti anni continuando l’opera di bene dei due indimenticabili Padri Fondatori; solo che essi furono grandi, noi siamo pigmei; ma ci infiamma il loro stesso ideale.
Umile voce dunque, ma calda disinteressata, sincera il presente bollettino. Scriveva il Padre Semeria: “Il bene che la Provvidenza dissemina nel mondo, chi lo narra più?». Acconsentendo al desiderio del Padre indimenticato, la rivista “Evangelizare” si propone d’essere, in semplicità, un fascicoletto, una nota del magno concerto di bontà che gli uomini, nonostante il rumore di contraria propaganda, fanno salire al Creatore.