Nel maestoso ed luminoso complesso del nostro istituto Maschile di Amatrice si è tenuta sabato 19 e domenica 20 luglio il Raduno Sezionale degli Alpini di Abruzzo. Una manifestazione gioiosa e vivace, come sempre del resto, che ha visto confluire nella cittadina amatriciana e da noi 5/6 mila persone d’ogni parte del bell’Abruzzo.
La manifestazione ha avuto due momenti ben definiti.
Il primo, di carattere più culturale, si è svolto sabato sera nella sala delle feste del nostro istituto, con un bel convegno su Don Minozzi Cappellano Militare e l’Opera che ne scaturì. Sono intervenuti a relazionare: il ricercatore prof. Paolo Plini, che ha affrontato il tema della geografia bellica ineludibile per comprendere i trionfi e le disfatte del primo conflitto mondiale; il prof. Giuseppe Mastromarino che ha illustrato l’azione instancabile e umanizzante del Cappellano Minozzi alla Fronte e nello specifico l’opera di alfabetizzazione con le biblioteche da campo e le Case del Soldato, composte di sale di letture, teatro, cinema e tutto ciò che poteva rafforzare lo spirito e l’anima e cultura dei soldati; l’architetto dott.ssa Cristina D’Angelo che ha fatto un interessante excursus sugli artisti (Mario Barberis, Alfredo Mori, Angelo Della Torre, Ferruccio Ferrazzi, Alessandro Monteleone, Alfredo Nagni e Venazio Crocetti) e le loro opere all’interno dell’Istituto Maschile quale privilegiato canale comunicativo di valori e di ideali; don Cesare Faiazza, in qualità di segretario Generale dell’Opera ne ha illustrato le finalità e la mission nel mutato contesto sociale attuale come pure ha dato dei ragguagli sull’iter della causa di Beatificazione di Don Minozzi.
Il secondo momento, più partecipato e visibile, è stato vissuto domenica mattina con il sempre commovente alzabandiera ove ha preso la parola il direttore della Casa don Francesco Bracciani che tutti ha salutato ricordando il sacrificio dei fanti che sia incentivo a rimettere il sacrificio come molla sociale. Alle 10 la solenne santa Messa presieduta dal Vicario Generale dell’Ordinariato Militare, Mons. Angelo Frigerio, che ha plaudito l’impegno degli Apini di ieri e di oggi nel fronteggiare il male e nel farsi promotori di ricostruzione e di riconciliazione. Ha più volte espresso la sua ammirazione per quello che Don Minozzi è riuscito a fare prima per i padri soldati e poi per gli orfani loro figli. E’ seguita la variopinta e particolareggiata sfilata per le via del Corso cittadino tra ali di folla ammirata. A conclusione il rancio preparato e distribuito nei locali del vecchio refettorio restituito al suo primitivo splendore, tra suoni di bande e di organetti che inneggiavano ad un’ Italia, per cui Padre Giovanni Minozzi, Servo di Dio, ha dato il suo prezioso ed originale contributo per un futuro di libertà e di civiltà.
Una bella e riuscita manifestazione, grazie anche all’impegno del Responsabile di zona Fabio D’Angelo, che ha avuto come teatro all’altezza della situazione il grande nostro Istituto che di anno in anno si presenta sempre più restaurato e riportato agli splendori di quando erano Orfanotrofio con 450 ragazzi.
Il 19 luglio nell’Istituto è stata inaugurata la mostra permanente su Padre Minozzi “Cappellano Militare” e Fondatore delle “Case del Soldato alla Fronte”.