FERRUCCIO FERRAZZI
Nasce a Roma nel 1891 viene iniziato all’ arte da suo padre anche lui artista. Il suo precoce talento viene apprezzato con il dipinto “il Focolare” opera di alta espressione religiosa, esposto anche nell’esposizione internazionale di Roma, che la Galleria Nazionale d’Arte Moderna nel 1911 acquista.
Nel 1919, è presente nella Grande Esposizione Nazionale Futurista, che si tiene a Palazzo Cova di Milano (poi a Firenze, Genova e Mosca). Con la personale alla Seconda Biennale Romana nel 1923 diviene un punto di riferimento nel panorama artistico romano. Dal 1926 occupa la cattedra di decorazione pittorica all’Accademia di Belle Arti di Roma. Partecipa alla Mostra del Novecento italiano organizzata da Margherita Sarfatti a Buenos Aires.
Nel 1936 partecipa al VI Convegno Volta, promosso dalla Reale Accademia d’Italia per discutere sui “Rapporti dell’architettura con le arti figurative”. Nel 1937 è nominato membro della commissione ordinatrice della Mostra d’Arte italiana all’Esposizione Universale di Parigi.
Nel 1943 allestisce una personale nella Galleria di Roma che raccoglie lavori e disegni da lui realizzati a partire dal 1908. Inaugura nel febbraio 1946 una personale che sulle pareti della Galleria San Marco dispone un nuovo nucleo di quadri sul tema dell’Apocalisse, comprendente anche le recenti immagini della bomba di Hiroshima.
Partecipa nuovamente alle Quadriennali, Biennali e all’ultima edizione del Premio Carnegie. In questo periodo si concentra soprattutto su cicli pittorici religiosi, come gli affreschi nel Santuario di Santa Rita da Cascia e nella Basilica di Santo Eugenio a Roma, realizzati entrambi nel 1951.
Nel 1954 conclude il grande mosaico, Apocalisse, sulle pareti della cripta del Mausoleo Ottolenghi. Ad Amatrice dal 1953 al 1956 presso la chiesa dell’Assunta realizza il grande affresco “la Resurrezione”.
Conosciuto per la sua vastissima produzione pittorica, si è occupato anche di scultura. Muore a Roma nel 1978